Due compleanni: Steve e George

Grazie ad una sinergia fra la mia memoria bolsa e il sito Born Today, segnalo in ritardo due compleanni:

Il primo in ordine di apparizione è quello di Steve Jobs, co-fondatore e attuale CEO di Apple. Senza il suo ritorno a casa nel 1997 non vedremmo la quantità di Mele in buona salute, colorate, bianche o grafite, che vediamo oggi Steve

Il secondo compleanno è diventato una triste ricorrenza, da quando a fine 2001 George Harrison se ne è andato. George.jpg

Era normale per noi Beatlesiani scambiarci con un sorriso gli auguri per il compleanno dei Nostri, sapendo benissimo di fare la figura dei fan cronici e inguaribili che attirano i sorrisi altrui. C'era comunque un sottile piacere di complicità nel farlo.

Sarà l'età, sarà che quest'anno compio 21 anni di Beatlemania (e quando ti ricordi almeno due celebrazioni di decennali vuol dire che il tempo picchia duro sulle tue reni) ma quando penso a George mi prende una tristezza acuta che si infilza nello stomaco. Ora capisco lo sguardo che si sono scambiati i miei genitori la sera di natale del 1980 regalandosi l'album Double Fantasy in occasione della morte di John.
George.gif

Solo che la morte di John, per chi ha preso la Beatle-malattia subito dopo, è sempre rimasta un generico evento triste sullo sfondo, una parte del mito. La morte di George invece è palpabile, è qui dietro. Non so perché ma mi viene naturale identificare questa sensazione nei pochi versi cantati da George in Free As A Bird, il primo dei due inediti della Beatles Anthology del 1996 [2:41-2:54]:

Whatever happened to
the life that we once knew
Always made me feel
so free

P.S.: non è un caso che li abbia messi insieme. Apple dedicò la sua intera home page alla memoria di George il giorno della sua morte (appena ritrovo la screenshot la metto qui sul blog).

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