Scoregge barbariche

Non so come si chiami quello spot-lampo che viene prima degli spot, quello che funge da sigla dell’interruzione pubblicitaria. Caratteristica di questi bignami-spot è di avere intorno una cornicetta che ricorda le insegne della rete e/o della trasmissione che li ospita e di essere esageratemente martellanti.

Se io fossi il committente dello spot o l’autore della trasmissione ospite ci penserei bene prima di rendermi così odioso.

Orbene, giusto ieri sera guarda che succedeva da Daria, (quella delle invasioni, non la mia metà che regolarmente si dissocia); c’era finale di dibattito fra blogger donne e poi l’annuncio del segmento successivo:

Daria: Tra poco… Corrado Augias!
– Musichetta de Le Invasioni Barbariche
– fotografia di Corrado Augias con espressione seria e proverbiale aplomb
– Scoreggia di un ormai noto scoiattolo (minispot)
– Solita raffica di spot

Il programma riprende, Augias dà un’interessante intervista, condotta con il consueto stile e l’immancabile aplomb, l’annuncio del segmento successivo segue lo stesso copione, vittima del peto, questa volta, un gruppo di giovani bambini scout.

Sorvoliamo sull’effetto ilarità che hanno le scoreggie in qualsiasi contesto (non mi nascondo dietro un dito, ci ho scherzato da quando ho memoria), sorvoliamo su facili ironie fra l’aplomb e il peto, lo scout bambino e il peto, etc. Consideriamo invece alcuni semplici fatti:

Nel cinema (quindi nella televisione) il montaggio è tutto. Questo lo diceva Eisenstein, ma più banalmente Blob o Striscia la notizia lo hanno diffuso fino all’ultima periferia del mainstream.
La televisione vive di accostamenti, i blog e la rete vivono di aggregazione, possibile che non risulti chiaro a prima vista che un accostamento di un elemento brutto ad elementi neutri o interessanti contamina anche questi ultimi?

Mi stupisco che stamattina la sequenza non sia già su YouTube, mi stupisco ancora di più che lo spot in questione abbia destato più ilarità che scandalo nella gente che conosco. Finora solo il pezzo della Litizzetto domenica scorsa da Fabio Fazio ha reso giustizia all’altissimo momento di brainstorming che deve esserci stato alla riunione dei creativi che hanno partorito questa idea.

Mi chiedo veramente chi abbia voce in capitolo nell’allestire una trasmissione. Chi può dire no ad uno sponsor che chiede di essere messo come minisigla martellante? E se arrivasse un produttore di bare o di armi che offre 10 volte tanto? O una catena di sexyshop che paga 50 volte tanto per vibranti piaceri?

Scusate, sto diventando troppo moralista, salute a tutti, mi inclino di 5 gradi a sinistra a scoreggio anch’io.

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1 commento

  1. “E’ un’indecenza!” [citazione! ;-)]
    Anche io sono rimasta male vedendo il petospot. Pero’ ho pensato:
    Piuttosto, vi faccio una cruenta domanda: ma voi ve la mettereste in bocca, una chewing-gum che e’ associata a…?
    Claire

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