Il buon blog è fatto di paragrafi

Una lista compilata da Merlin Mann in seguito ad una richiesta di consulenza per il nuovo servizio Blogs.com di Six Apart.

Sono 9 punti, tra cui campeggia il mio preferito:

4. Good blog posts are made of paragraphs. Blog posts are written, not defecated. They show some level of craft, thinking, and continuity beyond the word count mandated by the Owner of Your Plantation.

La divisione in paragrafi mi è sempre piaciuta: da quando ho scritto la tesi in LaTeX, ai primi esperimenti con l’HTML (entrambi i linguaggi isolano i paragrafi con righe vuote, nel rendering della pagina) ho trovato questa forma di divisione atomica delle unità di informazioni particolarmente utile nella lettura.

Mi è sempre parso di capire che fosse una tendenza anglosassone. Da noi si cerca invece di scrivere documenti il più simili possibile a un libro stampato.

Faccio molta fatica a leggere i blog che non vanno mai a capo, colpendoti negli occhi con quel “mattone di inchiostro”. Naturalmente faccio eccezione per gli amici più cari e le compagne di vita.

La lettura a scansione, indispensabile quando si seguono molti blog, è molto più difficile senza una corretta divisione in paragrafi.

Gli altri elementi della lista di Merlin sono focalizzati sulla forza della personalità del blogger e sulla determinazione a innovare e a coltivare i propri argomenti preferiti. Condivisibile ma decisamente ispirata al “darci dentro”, al “farcela a tutti i costi” che caratterizzano il modo di fare d’oltreoceano.

5 commenti

  1. A me dà fastidio sia il mattone di testo (e me ne lamento da ben prima di studiare LaTeX) sia però anche l’altra americanata, cioè mettere un punto a capo ogni tre parole.
    Ogni tre parole.
    Così.
    Viva la paratassi.
    E’ tipico dei blog personali, che tratteggiano emozioni senza approfondire concetti. Infatti non è un tipo di blog che leggo con piacere. Il mattone invece è tipico dei blog intellettualoidi, convinti di star riscrivendo la Recherche. A entrambe le categorie consiglio una ripassatina di alcuni testi-chiave su web usability e web writing. Altrimenti ci sono sempre i buoni vecchi diari col lucchetto e le pagine rosa.

  2. Escludiamo e includiamo chi ti pare; non so se i tuoi “amici di blogosfera” sono anche i miei, ma io non esito a criticare anche gli amici, come loro criticano me. Sono entrambe tendenze tipiche di molti blog, alcuni dei quali nonostante tutto continuo a leggere perché – al di là della forma – presentano contenuti interessanti.

  3. straquoto. il web deve essere scritto a paragrafi staccati, non ha la facilità di lettura della carta. quando vedo quei feed di splinder rettangolari e pieni, quasi mai riesco a finire di leggerli.

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