A splendid time is guaranteed for all

Tra 60 minuti Apple svelerà il mistero dietro l’annuncio che ha oscurato 21 home page dei suo siti nazionali. (con due traduzioni diverse per la parte italiana).

Secondo il Wall Street Journal Il catalogo dei Beatles dovrebbe sbarcare su iTunes, secondo molti si tratterebbe di un iTunes on the cloud.

Ai Beatlesiani come me batte forte il cuore, anche se abbiamo al sicuro nell’armadio i vinili originali, i CD originali degli anni ’80, le Antologies, i CD rimasterizzati dell’anno scorso e relativi file audio importati in iTunes.

Tutti gli altri stanno dicendo “embe’, tutto qui”?

A costoro, specie a quelli cui manca un enzima, come dice Roberto, vorrei spiegare qualcosa.

Essere Beatlesiani non è una scelta, è una malattia.

Si viene contagiati senza neanche accorgersi. Al contagio segue una sfrenata, felice, allegrissima dipendenza che non finisce mai.

Un Beatlesiano ascolta una canzone, una porzione di canzone, un accordo come un amante della montagna non smette di guardare la sua vetta preferita in una giornata di sole.

Un Beatlesiano d’annata non è un più un fan adolescente, non gliene frega niente del pettegolezzo inedito ma è capace di eccitarsi per qualunque cosa faccia rivivere il suo sogno, quel sogno durato poco meno di un decennio e mai vissuto di persona.

Per un Beatlesiano i Beatles non sono un gruppo musicale qualsiasi, non sono neanche i rivali dei Rolling Stones, non li paragona a nient’altro. Sono una passione pura e semplice. Un pezzo di storia della musica, un’ininterrotta cascata creativa.

Per un Beatlesiano il treno di A Hard Day’s Night non si è mai fermato e lo Yellow Submarine naviga ancora tra il Mare dei Mostri e il Mare dei Buchi.

Un Beatlesiano che sia anche malato di Apple da 20 anni ha due passioni parallele, anzi due malattie parallele. A lungo vi ha trovato affinità e a lungo si è crucciato nel vederle contrapporsi a suon di tribunali.

Difatti il Beatlesiano Applemaniaco sa che neanche un sonnambulo confonderebbe la mela verde con la buccia dei Beatles con la silhouette monocolore di quella di Apple, Inc. e sono anni che spera che si mettano d’accordo, ellamiseria.

Il Beatlesiano ha sempre sorriso quando cambiava i suoni di sistema e sceglieva sosumi.

Il Beatlesiano Applemaniaco si ricorda quando presentando il primo iPod Steve Jobs ha suonato uno dei due brani scelti da A Hard Day’s Night.

Il Beatlesiano Applemaniaco gioirà, se fra 40 minuti vedrà i ragazzi su iTunes perché due pezzi del suo puzzle del cuore andranno insieme. E magari deciderà di svenarsi di nuovo se proprio proprio ci fosse qualche nuova bonus track.

Perché il sogno, digitalizzato, avrà un nuovo sussulto di vita.

4 commenti

  1. Fantastico post! Sono proprio contento che alla fine la novità sia proprio stata quella dei Beatles e sono contento che i tuoi due pezzetti di cuore si siano finalmente riuniti. Vorrei ora sapere qualche cosa in più circa l’accordo: Zio Jobs si sarà incontrato con Paul McCartney? Come avrà fatto a convincere i Beatles?

  2. Come Beatlesiana d’annata (!) mi sono commossa e ho profondamente apprezzato queste tue parole…
    Ma non sono una Applemaniaca, resto dell’idea che la Apple può essere solo quella della mela verde, non ne ammetto altre, non ci riesco, tutto qui. Qui divergono i nostri pareri. Rispetto il tuo, naturalmente!
    E confesso che l’altro ieri, in un negozio FNAC, mi sono lasciata attrarre dalla postazione Apple, ho cliccato su un pc in esposizione, mi è comparsa l’immagine dei Beatles e mi è venuto un tuffo al cuore….!

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