Perché l’informazione migliora quando

Perché l’informazione migliora quando chi la fa viene sottoposto ogni giorno a un check – pure feroce – su quello che scrive, che fa o che dice: ma concreto, fattuale, puntuale, onesto, autentico. Con una contrapposizione di argomenti, di visioni, di idee, di fatti. Con l’onestà intellettuale. Con la trasparenza. Possibilmente senza riferimenti ai difetti fisici dell’interlocutore. O alla sua appartenenza a una categoria – quale che essa sia. Facendo infine propria, se possibile, anche una ecologia del linguaggio che ormai mi pare irrimandabile e che ha come unica alternativa la barbarie e i forconi.

(Via Oppo, Grillo, noi giornalisti)

Passare oltre, andare alla sintesi fra tesi (il giornalista intoccabile) e antitesi (il giornalista casta) a colpi di factchecking, secondo Alessandro Gilioli che la dice molto meglio di me.

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