Il mio Voldemort

Truncus Arteriosus suona come una magia degna di un mago oscuro.
Una sorta di Avada Kedavra.

In realtà non lo è. E’ solo una cardiopatica congenita.
Abbastanza rara che la maggior parte dei pediatri l’ha vista solo sulla carta.
Abbastanza grave da far alzare il sopracciglio sinistro anche del più zen dei cardiochirurghi.

Non è facile vivere nella terra delle cose che non succedono mai, ma che succedono.

E una cicatrice, profonda come quella di Harry Potter.
Una cicatrice di cui essere orgogliosi.
Perchè è il marchio della voglia di vivere anche quando i numeri ti dicono statisticamente morto.

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