Il controllo cardiologico

Non lo avevamo detto a nessuno che oggi ci sarebbe stato il controllo di Cesare dal cardiologo.
Perché? Boh, non lo so… forse perché le scaramanzie non dovrebbero servir più. O forse proprio perché servono comunque.

Comunque l’appuntamento era alle otto e mezza. E, puntualmente siamo arrivati alle nove meno un quarto.
Ma sarebbe cambiato ben poco perché di li a un minuto è arrivata una termoculla con un neonato. Cianotico.

E l’angoscia di quei genitori, che non erano nemmeno lì (probabilmente la madre era ancora in sala parto), è diventata l’angoscia di tutti.
E tutti l’abbiamo aspettata quella termoculla. Tutti in attesa di vederla uscire. E c’è voluto un bel po’.
Quasi tre ore.

Poi il tran tran è tornato quello solito. Fatto di elettrocardiogrammi. Di eco. Di stetoscopi. Di respironi.
E Cesare ha aspettato. Con pazienza. E con fame che è riuscito a placare pietendo cibo a destra e a manca.

A mezzogiorno l’hanno chiamato.
E lui è entrato come un ometto. Fiero dei suoi cinque anni e un po’. Dei suoi ventidue chili. Del suo metro e sedici.
E’ salito da solo sul lettino. E altrettanto da solo si è spogliato.

E si è messo in tutte le posizioni che ha chiesto la dottoressa, anche le più scomode, senza fare un frizzo.

Alla fine il responso: Il cuore è ben compensato. Nonostante la valvola polmonare che non c’è praticamente più non mostra segni di affaticamento. Il gradiente di pressione nel ventricolo destro è sempre lo stesso. E anche il flusso nella cava superiore è molto buono.
Probabilmente potrà restare così com’è per degli anni.

Per degli anni… anni, capite?
Da quando è nato Cesare nessuno aveva mai osato parlare di anni.
E’ un caso difficile… E’ una cardiopatia severa… Non è mica un bucanino qualsiasi… Chi lo sa come evolvera’?. A questo siamo (eravamo?) abituati.
Mica a sentirci dire che sì, l’homograft andrà cambiato (del resto quel condotto era di un bambino di dieci anni 🙁 🙁 ), ma non ancora. E non presto.

Non so spiegarvi com’è stato.
Troppo. Di sicuro troppo.

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Comments

nonna Elena
16 Marzo 2010 at 23:13

Cesare, grandissimo amore della nonna Elena, da quando sei nato, questo di oggi è un regalo di sogno!
Grazie Nipotino adorato di ESSERCI e di avere tutta l’intenzione di farci ancora felici per tanto tanto tempo…..



17 Marzo 2010 at 13:15

Cara Daria, ti ho scritto qualche giorno fa perché volevo coinvolgerti in un libro che sto curando e, non avendo ricevuto risposta, son venuta a vedere qui sul tuo blog.
E son rimasta fulminata. Commossa. Spostata.
Non avevo capito bene lo spirito del tuo blog, il suo significato profondo.
Sono molto contenta per queste ultime notizie, anche se non ti conosco. Non potrei neanche provare granchè di empatia perché non ho figli, ma la tua gioia mi ha toccato davvero tanto.
Ti scrivo qui, in pubblico, per dirti che sei grande e che son sicura che il tuo modo di vivere e di affrontare la vita – tuo e di tuo marito – hanno fatto la differenza per la buona salute di Cesare.
Per ora ti auguro una buona giornata.
E tante altre ancora.
ANNI di buone giornate.



18 Marzo 2010 at 11:43

Ci conosciamo da tempo e conosco la vostra “bolsa” storia di baby “bolsi”. 🙂
Ma ogni volta che leggo questi racconti del quotidiano di una vita di scoperte o di battaglie per la vita, beh confesso che ritrovo un po’ di felicità anche nel giorno più duro.

In bocca al lupo per Anni.



Angela (mamma di Alfredo)
19 Marzo 2010 at 14:17

Cara Daria,

sono commossa ma soprattutto felice per Cesare, per voi e …anche per Alfredo e per noi, perchè dai tuoi racconti di vita reale il percorso per affrontare il truncus ci sembra un pò meno in salita.
Un abbraccio forte
godetevi questa meritatissima (e lunga il più possibile serenità)
Angela



Nadia
20 Marzo 2010 at 23:47

sono entrata in ibaby certa di trovare l’aggiornamento del controllo di Cesare … e così è stato…
mi unisco ad Angela nel dire che dai tuoi racconti il percorso per affrontare il truncus sembra un pò meno in salita!
da quando è nato Enrico ma soprattuto da quando siamo stati catapultati nel avventura del truncus mi piace spesso ricordare che “anche con i sassi posti sul cammino si possono costruire cose meravigliose” ..e voi ne siete l’esempio! Cesare continua così! un abbraccione, Nadia



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