Post(illa)

Solo dopo aver letto i commenti mi sono resa conto dell’effetto che può aver fatto il post precedente
Era da tempo che pensavo a come sarebbe la nostra vita se avessimo rinunciato a Cesare e l’ho scritto.

Non voleva essere un riferimento alla polemica (che per altro non conoscevo ancora) sull’aborto terapeutico che imperversa in questi giorni.
Tantomeno voleva essere un noi siamo meglio.
Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno.

Ci sono storie in cui non c’e’ un meglio un peggio.
No-win situation.

L’effetto che fa un C’è qualcosa che non va lo sa solo chi se l’è sentito dire.
E’ come un treno in corsa che ti viene addosso e ti spezza la vita.
Sono quelle occasioni che ti trovi solo davanti a te stesso e sei costretto a darti risposte.
Hic et nunc.
E ognuno ha le proprie di risposte. Giuste per sé e solo per sé.

Mi fa sorridere chi pensa di avere la ricetta per tutti.
Perché, di solito, chi pontifica non sa nemmeno di cosa sta parlando.
Discussioni accademiche o chiacchiere da bar dello sport poco cambia.

Bisogna averlo preso quel treno per sapere l’effetto che fa.
Non siamo eroi.

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Comments

barbara
12 Marzo 2007 at 10:49

hai perfettamente ragione. Ci sono situazioni in cui solo chi le vive sa come sono. Tante volte anche e me è stato detto: “cosa vuoi che sia”. Precisiamo che la cosa è ben diversa, ma volevo solo dire che chi non vive sulla pelle nel sangue la situazione non puo’ capire, proprio non puo’!
Baci.
Baby



Claire
13 Marzo 2007 at 10:46

sono l’autrice di uno dei commenti al post precedente
non so se rispondere o no tanto ho paura di essere ancora fraintesa
non capisco chi mi possa aver pensato che pensavo di capire senza aver provato o di avere la ricetta per tutti
io ho solo scritto “un pensiero per…” e non mi pare di aver espresso valutazioni
e’ successo che ho seguito un po’ dall’inizio quel caso, ho sofferto con la tizia che dio sa cosa deve aver provato, come deve aver scelto, ecc ecc, ho pensato che quella notizia avrebbe gettato nel panico TUTTE le gravide, quelle che si fidano degli esami, quelle che non si fidano, quelle che li usano per decidere cosa fare, quelle che ne vogliono fare sempre uno in piu’, quelle che a un certo punto dicon stop dopo questo basta decido senno’ impazzisco, quelle che… e stavo male per loro
e poi e’ arrivato l’epilogo
ed e’ successo che ho pensato che l’unico posto dove potevo dire che stavo piangendo per quel fatto (non per il bimbo, per la madre, per il padre, per i medici, per accusare qualcuno, per scusare qualcun altro… ma per il fatto, senza cercare di capirlo, faceva gia’ male cosi’) fosse questo blog
scusate, e’ successo solo questo
evidentemente mi spiego male
chiedo scusa io se ho urtato la sensibilita’ di qualcuno
C



14 Marzo 2007 at 05:25

@Claire: è tutto a posto, non ti devi scusare. E’ successo un tipico equivoco informatico perché si sono sovrapposti due eventi distinti: il nostro post e il tragico fatto di cronaca.

Sto scrivendo una post-postilla di precisazione per tutti.

In questo blog sarai sempre la benvenuta.



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