Silenzio stampa

iMamy odia i traslochi. Ma è un odio viscerale.
Di quelli che se tenti di chiuderli in una scatola di razionalità, ottieni solo di vederne cedere malamente le pareti sotto la spinta del blob interiore.

iPapy ama i traslochi. Li vive come momenti catartici.
Quelli in cui dovresti prender per mano tutto e fare un’analisi marxiana di ogni foglietto, di ogni granello di polvere, per poi decidere il loro destino.
Ma poi arriva iMamy, che con sforzo sovraumano resiste alla tentazione di buttare tutto nel rusco. Ma non ha fatto i conti con il blob di cui sopra che ingloba tutto e chiude le scatole dentro un armadio. O sotto un letto. O in garage.
Un anno santo o l’altro verranno riaperte.
Più o meno come le tombe egizie.

iBaby adora i cambiamenti, traslochi inclusi. Soprattutto quando significano un lettino nuovo. Col tetto, la finestrina che si apre. E la porta e gli spioncini da cui guardare fuori.
E niente più scale su coi arrampicarsi come un penitente.
E tante cose da esplorare, visto che la casa è ancora un cantiere.
Quelle cose che, ovviamente sono tutto fuorché consigliabili per un bambino.

E Ulisse? Ulisse è finto.
Cresce come un germoglio, sorride alla vita. E lalleggia, barutola e striscia.
Non si può non adorarlo.
Indipendentemente dalla location.

Tutte queste sono le ragioni del nostro mutismo.
Non so se dire peccato o per fortuna 😉

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Comments

20 Luglio 2007 at 07:25

Bene bene, il trasloco procede…la formula “Fuma…” è stata applicata 😉



20 Luglio 2007 at 15:01

quando mi fate vedere ulisse?
zia maricia



barbara
20 Luglio 2007 at 15:48

direi per fortuna, perchè nonostante il trasloco, nonostante i lavori, nonostante il cantiere, nonostante la polvere, nonostante gli ex vicini folli, VOI vi ho visto bene, belli sereni. (se si considera che c’era ancora nonno in ospedale ho detto tutto)
baby



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