Perfusioni

Cesare al bar

C’era qualcosa di strano in questa giornata di marzo dalle nuvole basse e scure: forse i sei mesi di distanza dall’ultimo cateterismo, forse il vacillare della nostra sicurezza nel vedere Cesare andare a scuola contento tutti i giorni, forse l’ospedale come luogo delle cattive notizie che non promette niente di buono con questo tempo.

L’attesa è lunga. Giù in reparto c’è un’emergenza. I bimbi al quinto piano aspettano nella stanza giochi. E giocano sereni. E le ore passano felici. E l’emergenza riceve tutte le risorse necessarie. Ma stavolta siamo dall’altra parte.

Arriva il nostro turno, nella penombra della saletta ecografica Cesare è un po’ timoroso, poi gli viene chiesto del suo autobussone preferito, quello grigio con la striscia rossa, e Cesare si rilassa. Guarda il suo cuoricino in TV, lo ascolta fare ciuff ciuff, poi piomba in un sonno ristoratore, alla terza ora di attesa.

Prima ancora di scrivere il referto un commento a bassa voce:

Le polmonari sono molto ben perfuse. E questo ci conquista!

Tutto OK. Ci si vede l’anno prossimo, marzo 2009. Stesso giorno.

E allora usciamo, salutiamo il reparto e andiamo al bar camst del S. Orsola. Cesare cammina nel parco dell’ospedale con un genitore per ogni mano. Raccoglie bastoni e li tira, gioca contento. Mangia con noi al bancone del bar, come un grande.

Dove un tempo lo aspettavamo drogati di cornetti alla crema. Soli.

Stavolta basta una birra piccola ad ubriacarci.

Cosa c’era di strano? Cesare ha mangiato con noi. Ecco cosa.

Comments

R:ob Grassilli
18 Marzo 2008 at 18:52

gioia distillata, pura, non barricata, servita a temperatura bolsa. Grazie, vi abbracciamo 😀



18 Marzo 2008 at 18:56

E allora la primavera puo’ cominciare davvero!
Grande Cesare!



18 Marzo 2008 at 19:02

E’ difficile scrivere un commento a questo post gonfio di commozione. Ecco, mi ha strappato un sorriso. E tanta tenerezza. Un abbraccio a genitori forti e a bimbi che ci fanno capire tante cose 🙂





18 Marzo 2008 at 19:36

… ho letto molto a ritroso per capire questo post.
soffro di terribile empatia, quindi ho pianto.
un abbraccio a cesare che mangia da grande.
sara



19 Marzo 2008 at 07:59

@tutti: grazie a tutti, da una ifamily sveglia e operativa dalle 6:02 del mattino. Due pargoli in combutta parlano, urlano e si litigano i lego 🙂

@sara: benvenuta su iBaby, niente pianti e unisciti alla festa.



19 Marzo 2008 at 10:19

la nonna elena non era stata informata di questo controllo.
Appena ricevuto il messaggio di tutto ok dal S.Orsola, felicissima, ma non troppo stupita. Il miracolo per me avviene ogni giorno quando vado a prendere Cesare allo
scuolabus: le sue urla di gioia e di saluto al suo autobussone, specie se quello grigio con striscia rossa, sono come urli da stadio, prolungati e compiaciuti. Ogni volta penso: ma che forza hanno le sue polmonari, se poi cammina spedito con il suo zaino verso casa dei nonni!



barbara
19 Marzo 2008 at 16:22

ecco se già il post era bello (le notizie stupende già le sapevo), il commento di Nonna Elena lo ha fatto diventare stupendo!
La ifamily continua a essere una delle mie preferite!
Baby



Nadia
31 Marzo 2008 at 10:51

🙂
che belle notizie, di quelle che ti riempiono il cuore di gioia, di quelle che fanno comparire sul tuo viso, in contemporanea, un sorriso e qualche lacrimuccia!
Bravo Cesare continua così!
Un abbraccio da chi spera di poter raggiungere simili traguardi con il proprio Enrico!



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Nino

26 Marzo 2008