Piove sulle tamerici salmastre ed arse

Ogni anno verso la fine di agosto, appena tornati dalle ferie l’assedio del caldo viene rotto dalle prime piogge.

Temporali estivi, alcuni veloci, altri torrenziali portano talvolta l’illusione di refrigerio.

La pioggia ha un valore catartico e in qualche modo ti suggerisce l’idea del lavaggio (purificazione è una parola grossa).

Poi guardi in basso, vuoi dal finestrino pieno di gocce quando sei fermo al semaforo, vuoi al centro della strada camminando quando rispunta il sole.

E ti viene tanta voglia di portare ad un laboratorio analisi un campione di quella schiumetta bianca che ti ritrovi a pestare.

Ma cosa calpestiamo (e respiriamo) per tutta l’estate a Bologna?

CSI Bologna – un racconto di fine estate

Fresh World

Originally uploaded by Roc 78.

Nel palazzo di sei piani dove vivono i miei genitori c’è un vecchio ascensore. le porte di legno pesante con la finestrella, gli interni color ciclamino, i meccanismi quasi interamente analogici, che se non lo chiudi bene rimane fermo al piano, il motore rimodernato da poco con la ripresa degna della deriva dei continenti.

Questa vecchia gloria dei trasporti condominiali non brilla per capacità di ricambio d’aria tanto è vero che quando passa l’ascella pezzata di un condomino accaldato il ricordo permane a lungo. In agosto col caldo di Bologna non è cosa infrequente.

Orbene giusto ieri si andava a festeggiare il compleanno di Cesare e si coglieva un odore nell’aria che andava oltre i limiti previsti dall’ARPA. Dicono che hanno un cane odoroso, quelli di sopra. Vivo o morto?, penso io. Quattro piani passano in fretta e il compleanno, le candeline e la torta fanno dimenticare la tanfa che ferma gli insetti a mezz’aria.

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