Jaiku has moved to Google servers

Qualche giorno fa si speculava sulla migrazione in corso di Jaiku, servizio di microblogging acquisito da Google ormai molto tempo fa e mai integrato nella propria infrastruttura.

Gli unici segni di cambiamento erano la chiusura dei gruppi e la scomparsa di nuovi inviti.

Ieri mi arriva questo mail ufficiale che sancisce il primo passo della migrazione: Jaiku gira sui server di Google, preparandosi a funzionare sullo stack Google Apps Engine:

Dear bolsoblog,

We’ve been working on the Jaiku service over the weekend after finding an issue with one of our servers on Friday. As part of the solution, we’re moving Jaiku to a Google data center.

This is something that we’d planned to do anyway, as part of our future transition to Google App Engine. Now that we’ve moved, we’ll need to ask you to review and accept a new terms of service and privacy policy.

As a special thank you for your patience, we’d like to throw a little nest-warming party and open unlimited invitations for Jaiku.

Please sign in at http://jaiku.com to review and accept the new terms.

Special notice to users of Jaiku Mobile: to reconnect Jaiku Mobile after agreeing to the new terms, select ‘Go Online’ from the Options
menu on your phone.

See you there!
Jyri and the Jaiku team at Google

New Jaiku Privacy terms
New Jaiku Privacy terms

Una volta accettati i nuovi termini di servizio si ritorna sulla propria home di jaiku, dove nulla è per ora cambiato se non la possibilità di invitare un numero illimitato di amici.

Jaiku mi ha sempre incuriosito, come utente di Twitter che ha dovuto subire gli alti e bassi di questo servizio: in Jaiku ci sono tutte le cose che mancano (i commenti, i canali, il riassunto di chi hai come follower e come friend, le icone di status). Secondo me ha sempre avuto i numeri per sfondare, ma nel frattempo è uscito ed esploso il fenomeno FriendFeed: meno strutturato, più immediato, con un meccanismo di commenti a dir poco virale.

Sono curioso di vedere quanta vecchia “anima” di Jaiku verrà sacrificata alle feature social che piano piano hanno reso imprescindibili gmail, gtalk e Google Reader (shared items, email di ogni item, lista di amici con relativi shared items, etc.) e se l’impasto funzionerà.

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