Welcome, Iris Grassilli!

Il web più rapido del telefono… complice il mio bioritmo bolso da influenza bolsa, colgo e rilancio solo ora:

The Grassillis. Ricevo via SMS da Roberto Grassilli e immediatamente pubblico: “Dopo 9 mesi, questa mattina dalle ore 4, Iris Grassilli è quiiiii (musica, applausi, commozione)!. Kg 3,150. Ora mamma e bimba stanno dormendo serene”. Auguri, Rob & Lia. E una vita… [theGNUeconomy]

Bom bom bom bom-pa bom
Sail the ship bom-pa bom
Chop the tree bom-pa bom
Skip the rope bom-pa bom
Look at me

All together now, all toghether now
All together now, all toghether now
All together now, all toghether now
All together now, all toghether now

Anche per il mondo PC il floppy e' (quasi) morto

Dell foresees floppy's fall. The PC maker plans to drop the floppy as standard equipment on one of its Dimension desktops later this month. By John G. Spooner, Staff Writer, CNET News.com. [CNET News.com]

Naturalmente, come cita l'articolo stesso, Apple aveva eliminato il floppy dal neonato iMac nel 1998… 🙂

Italian vs. english post

Un fatto curioso capitato a Paolo Valdemarin mi ha confortato sui dubbi che avevo rispetto al postare in inglese:

Last Saturday I found out that Russel Beattie is reading my Italian weblog.

Somehow it came unexpected, it's true that I write differently on my English and my Italian weblogs and maybe I didn't expect any of my “not Italian” readers to read my Italian weblog.[…]

I almost never cross-post, before writing each post I decide if it's going to be in English or in Italian.

[Paolo Valdemarin: Paolo's Weblog]

Avevo infatti predisposto categorie di Radio Userland solo inglesi o solo italiane. Mi sono accorto in seguito che era interessante dire cose in entrambe le lingue indipendentemente dalle categorie su cui compariva il post.

Inoltre alcune riflessioni sul ruolo di “lingua formale” che l'inglese sta assumendo su Internet le ho ritrovate nelle osservazioni che Russel Beattie fa sui blog di Paolo Valdemarin:

If you hadn't noticed, Paolo doesn't blog the same in both languages. And I think to me, many times his Italian weblog is more interesting and natural. This could just be my imagination, but I think his English weblog is more a “public face” weblog for all you monoglots (“he says with nose slightly inclined upwards…”). [Russel Beattie's Notebook]

In effetti la rigida modularità della frase anglo-americana, la possibilità di coniare neologismi pregnanti unendo parole con il trattino (“never-seen-before footage”), irriproducibili in italiano, aiutano a dare un tono di “formalità gigiona” agli scritti su Internet (weblog, newsgroup, mailing list).

Del resto il tragi-comico disincanto che trasuda dalla nostra lingua difficilmente potrebbe trovare un corrispettivo in inglese. Provate a tradurre qualche arrampicata sugli specchi come indultino e raccontatemi che facce fanno gli interessati…

HelloWorld – a complex desktop?

HelloWorld is a project for a Desktop replacement. It looks very interesting (check the screenshots), something I would definetly like to play with. What I'm wondering is how much will it take to move from one visual metaphor to another. In history of computing it has never happened: we moved from command line, which was not visual, to icons, windows, menus and trash cans back in 1984 and we are still here, with just a few more colors and soft shadows behind our windows. [via MacSlash] [Paolo Valdemarin: Paolo's Weblog]

I tried to forget this news before Paolo's post reminded me of it. I'm afraid I can't avoid to try this new multi-media/multi-source way of looking at my virtual desktop. 🙂

Shuttle

  • Commander Rick D. Husband (second flight),
  • Pilot William C. McCool (first flight),
  • Payload Specialist Michael P. Anderson (second flight),
  • Mission Specialist Kalpana Chawla (second flight),
  • Mission Specialist David M. Brown (first flight),
  • Mission Specialist Laurel B. Clark (first flight),
  • Payload Specialist Ilan Ramon, Israel (first flight)

[Paolo Valdemarin: Paolo's Italian weblog]

Mi aggancio al post asciutto e rispettoso di Paolo per aggiungere due cose mie:

  • Sabato pomeriggio vedere interrompere il bolso telefilm Felicity da un'edizione straordinaria del TG2 mi ha dato un tonfo al cuore come non mi capitava da anni. Mi è parso il segno del vivere in un'epoca per niente tranquilla tra guerre imminenti e altre porcherie.
  • Quando la tragedia ha preso corpo, il pensiero è tornato al momento dei primi tre lanci del Columbia, nel 1981, quando bolso, brufoloso e tredicenne, combattevo l'assenza di videoregistratori fotografando in bianco e nero (che sviluppavo in proprio) lo schermo della TV casalinga, a metà tra il voler cogliere il momento storico e il “chissà cosa succederà”. Mi sono sentito un coglionazzo con 22 anni di effetto retard.

Il weblog che fa tutto da solo

Un'interessante riflessione di Mark Pilgrim

Auto-content. Why does this cite-link-quote (“hit-and-run”) style of weblogging need to be a manual process at all? Why can't I just click an “auto-content” button and have my software automatically generate a list of, say, a dozen interesting links and quotes culled from my aggregator subscriptions, “neighboring” sites, sites discussing the hot topics of the day, and mainstream articles reporting on a small hard-coded list of additional topics? (678 words) [dive into mark]

mette in evidenza l'eccesso di automatismo dei meccanismi di weblog: tra notizie, trackback e altre amenità, propone di eliminare del tutto l'intervento umano.

Net To Be: The Director's Cut

Net To Be a Bologna

Come promesso sono online le foto della presentazione bolognese del Net Tour Be sulla mia homepage su mac.com.

Per uno scherzo del destino, o meglio per la mia bolsaggine endemica, avevo preparato una gallery (fa figo dire così) un po' provvisoria per Roberto, con foto prive di didascalia e dalle dimensioni ingombranti per chi accede via modem (250 KB circa).

Nel rincorrersi dei fusi orari di noi nottambuli, Roberto ha promosso in toto la mia creazione bolsa annunciandolo Urbi et Orbi:

Successo di pubblico e critica per il Net Tour Be a Bologna!

Dopo la pausa natalicchia, To Be Or Net To Be, il vostro libro dei sogni, ha affrontato nuovamente la prova “presentazione in libreria” e questa volta nella mia città.
[…]
Tutto l'evento veniva nel frattempo fissato digitalmente in immagini dal ritrattista ufficiale, l'ottimo Han Fed Federico Giacanelli che ci ha messo subito a disposizione il suo reportage in queste pagine, per cui se volete vedere i nostri faccioni cliccate qui. [Clarence – Net To Be]

Al che, arrossito per l'emozione e timoroso di ricevere chiavi inglesi, mattoni e paracarri nelle gengive da chi avesse riscontrato una certa elefantiasi delle pagine sono corso a rifarle, snellendo le foto e, già che c'ero cambiando qualche inquadratura mettendole allo stesso indirizzo tanto è notte e nessuno le avrà ancora viste…

…ma avevo sottovalutato le capacità sonnambule del buon Gianluca Neri che ha fatto un gran lavoro di adattamento per il pubblico del modem prima che io mi svegliassi creando quest'ottima pagina su theGNUeconomy (ogni foto pesa circa 30 KB):

Net To Book (fotografico). L'efficiente Federico Giacanelli (trovate il suo BolsoBlog cliccando qui) ha immortalato, scatto dopo scatto, i momenti salienti (ma anche quelli assolutamente trascurabili) della presentazione di Net To Be che si è svolta a Bologna lo scorso venerdì (ospiti il sottoscritto… [theGNUeconomy]

Risultato: sul blog di Gianluca vedete le foto com'erano fino a stanotte. Sulla mia homepage trovate le stesse foto con qualche inquadratura diversa, alcuni primi piani come piace fare a noi fotoamatori instancabili. Ogni foto pesa circa 80 KB.

Un director's cut insomma. O se preferite come due versioni di Get Back (pernacchia facoltativa, grazie).

Coraggio, poteva andare peggio: nei miei anni peggiori avrei inflitto due proiezioni alternative di diapositive con commento scritto su ognuna…

Pentole a reti unificate

Ci ho messo un po' a reagire, il pollice si era incollato sul telecomando in seguito allo sbigottimento. I contenitori della domenica cominciano a ragionare in sincrono.

Avevo scritto pochi giorni fa di Pino Insegno che passa con nonchalance da Aragorn alla pseudo Ape Maia… e oggi me lo ritrovo nel mio scanalamento nel trash televisivo, a reclamizzare una nota batteria di pentole. Altro che Aragorn… cambio canale e…

Su Rai 1 ci sono Mara Venier e Stefano Masciarelli che reclamizzano la stessa batteria di pentole, della stessa arcinota marca con lo stesso inebetito entusiasmo, nello stesso momento.

E' finito pochi istanti, fa, il tempo di riprendermi e fare questo post…

Il Virus che ha rallentato Internet (se ancora non lo sapete)

Ecco la rassegna stampa più completa che il mio news aggregator mi ha offerto:

SQL virus reports.

7AM Pacific. Heard a report on NPR that some kind of Internet-wide denial of service attack is underway. They quote Microsoft saying it's serious. If you have more information, esp Web pages I can point to, please post a comment on my Radio weblog. Thanks.

Reports: CNN, BBC, Slashdot, Beta News, Google.

Freedom.Org: “Quick fix is to firewall port 1434/UDP traffic, and reboot the affected SQL servers.”

Slashdot: “If you run Microsoft SQL Server, make sure the public Internet can't access it.”

Beta News: “The attack used a buffer overflow to execute code on a vulnerable SQL Server, causing that system to randomly seek out other computers to infect and in the process consume massive amounts of bandwidth.”

Anne Bradstreet: “If we had no winter, the spring would not be so pleasant: if we did not sometimes taste of adversity, prosperity would not be so welcome.”

[Scripting News]

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