Perché l’informazione migliora quando

Perché l’informazione migliora quando chi la fa viene sottoposto ogni giorno a un check – pure feroce – su quello che scrive, che fa o che dice: ma concreto, fattuale, puntuale, onesto, autentico. Con una contrapposizione di argomenti, di visioni, di idee, di fatti. Con l’onestà intellettuale. Con la trasparenza. Possibilmente senza riferimenti ai difetti fisici dell’interlocutore. O alla sua appartenenza a una categoria – quale che essa sia. Facendo infine propria, se possibile, anche una ecologia del linguaggio che ormai mi pare irrimandabile e che ha come unica alternativa la barbarie e i forconi.

(Via Oppo, Grillo, noi giornalisti)

Passare oltre, andare alla sintesi fra tesi (il giornalista intoccabile) e antitesi (il giornalista casta) a colpi di factchecking, secondo Alessandro Gilioli che la dice molto meglio di me.

Dinamiche da stadio

Luca Bottura in una nota su Facebook sul commento di Grillo alla “candidatura” della Gabanelli:

Mi ha ricordato le dinamiche da stadio. Altrove, dopo il gol, gettano le braccia al cielo e abbracciano il vicino. Noi le braccia le alziamo, le abbassiamo all’unisono, e invitiamo gli avversari a sucare.

(via Bentornati a Sucate)

La screenshot ANSA di Beppe Grillo

beppe grillo rep ansa.png

La notizia è che Beppe Grillo caccia Favia e Salsi con un tweet e in un post sul suo blog rivendica il successo delle primarie e la presenza di democrazia interna.

Il post è aperto da un video del canale di Beppe Grillo che recita lo stesso messaggio presente nel testo. Il video di Grillo è quindi liberamente disponibile sia sul suo blog che su youtube. La licenza richiesta è la Creative Commons 2.0 Attribuzione – non commerciale – non opere derivate (A proposito esiste la CC 3.0).

Il pezzo di Repubblica.it è illustrato da una screenshot targata ANSA.

Premesso che una pagina non a pagamento può essere interpretata come non commerciale (se si escludono i banner). Perché il redattore non si è scattato una screenshot da sé?

Possibili risposte:

  1. Non lo sa fare
  2. Non voleva linkare il blog di Beppe Grillo
  3. Voleva lasciare le beghe di copyright all’ANSA
  4. Caricare una foto sul CMS di Repubblica.it è un incubo
  5. Altro?

Update: ne aveva già parlato Nicola D’Agostino in SCREEN SHOOTING IS HARD: LET’S GO SHOPPING (FOR COPYRIGHTED BLURRED IMAGES)!

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