Blogfest o quasi

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Ci siamo, o quasi: la BlogFest per noi coincide con il weekend dai nonni a Brentonico dove i bolsi al completo sono arrivati ieri sera vincendo il sonno in autostrada.

Indietro con i post, con i feed, con i tumblr, con friendfeed, con l’igiene orale e il taglio delle unghie non abbiamo neanche consultato il programma e adotteremo il taglio più social possibile.

Insomma, bimbi e nonni permettendo, faremo più volte i 20 minuti di macchina che ci separano da Riva del Garda e ci si vede là.

Teneteci un badge, mi raccomando!

Anche Kermit reagisce (a modo suo)

Un nuovo video virale sta girando in questi mesi. In maniera piuttosto underground visto che i contenuti sono forse i più stomachevoli mai visti in rete (per ovvie ragioni non lo linko. Sappiate che gli ingredienti stanno agli estremi opposti della nostro apparato digerente. Se siete abili navigatori vi meritate di trovarlo da voi con le poche parole chiave necessarie).

Il video mira a titillare la curiosità del suo impreparato bersaglio, colpirlo con il suo contenuto e scatenare la voglia di vendetta proponendo il video ad altri.

E’ praticamente una forma primordiale ma evoluta di spam, che tuttavia ha l’unico merito di fabbricare da zero un caso di studio delle dinamiche della rete.

E difatti ecco nascere una sequenza infinita di video con le reazioni di chi guarda, compresa una famosa nonna finita pure sulle magliette.

Come un nuovo Goatse, da un lato rivela quanto possa essere ampio il ventaglio delle perversioni umane, che in rete, grazie all’accessibilità delle sole anteprime dei siti pornografici, acquista una nuova veste tassonomica (dalle zie ottantenni in guepière, agli uomini pelosi, ai fan dei pannoloni); dall’altro ci fa scoprire la capacità sempre attiva della Rete di fabbricare anticorpi, come i video delle reazioni che aiutano a riderci sopra ed esorcizzare la paura.

Sono sicuro che il primo giornalista che se ne accorge farà un articolo su youtube come covo di bullismo ed ora anche di perversioni. Vorrei con queste righe cominciare a generare i primi anticorpi.

E non ho mai visto quel video, solo il primo fotogramma. La trama me l’hanno raccontata. Sono salvo!

Apple banqueting

Tre giorni fa sono stato ad un seminario di Apple Italia riservato a clienti selezionati.

L’occasione era presentare le funzionalità di podcast producer di Mac OS X 10.5 Leopard server. Nessun segreto rivelato, com’era da aspettarsi, ma un’ottima presentazione, dai toni rilassati e colloquiali, quasi del tutto priva di enfasi markettara che mi ha risparmiato una lunga analisi della documentazione di Leopard server.

Non era per blogger ma è come se lo fosse stato. Si sono toccati aspetti da coda lunga (democratizzazione dei mezzi di produzione, contenuto multicanale destinato a nicchie diverse, etc. Non diro’ altro: tutte le slide erano targate apple confidential). Un seminario per gettare semi per altri incontri one-to-one a richiesta.

Una formula che ha funzionato: poche persone (15-20) di estrazione omogenea, tempo una mattina (giusto ma senza abbondare) per ascoltare e domandare, confrontarsi con gente conosciuta ed essere trattati alla pari anche dai vertici di Apple Italia cui chiedere lumi per i propri progetti. Alcune domande hanno trovato risposta, altre sono state elegantemente rinviate ad incontri di approfondimento.

Mi chiedo come sarebbe stato un incontro del genere dedicato ai blogger, che tenesse sapientemente in conto il potere di “divulgazione critica” della blogosfera più periferica.

Il buffet (anzi, il banqueting come recitava il marchio sui tovaglioli) era favoloso e ha fatto da collante per la parte più social, condita dalla solita atmosfera surreale da “ti conosco da una vita e ti saluto con un cenno del capo”. Valeva il viaggio nella nebbia in pieno sciopero dei TIR.

P.S.: il blocco appunti omaggio verrà devoluto in beneficenza.

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