Seminare la civiltà

Spiego: polis, cittadinanza, classe. Sono tre contenitori millenari (la polis: Atene), rivoluzionari (la cittadinanza: Francia 1789), socialisti (le classi, Karl Marx, fine ’800). Tutti e tre implicano un’assunzione di responsabilità, l’ultimo attiene anche alla difesa degli umili. Il piccolo branco che ha spaccato i denti al cittadino solidario, li ha violati tutti. Ha irriso i diritti di ogni bolognese — quei muri sono, appunto, di ognuno: sono nostri — ha deriso il coraggioso moto di ribellione dell’oste indignato (lui sì rivoluzionario, a non girare la faccia dall’altra parte) e ha preso a colpi di nocche sul viso il diritto di tutti a vivere in un luogo minimamente decente.

Luca Bottura – Nettuno d’oro all’oste rivoluzionario

Quando un pezzo ti insegna qualcosa in più del semplice essere d’accordo bisogna superare la viralità del rewteet e del condividi, che suonano come un passivo “eh già”, “anch’io”, “ma guarda tu dove siamo finiti” e si accompagnano ad un’alzata di spalle virtuale o reale.

Ogni tanto bisogna ricordarsi che un blog è una cosa dove le idee vengono seminate e, a volte, germinano e rinascono.

Questo paragrafo di Luca mi è parso un buon seme.

Però voi il pezzo lo leggete tutto, vero?

Ho visto una città civile e sono ancora sotto shock

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Il racconto di viaggio di Antonio Menna a Stoccolma è un pugno nello stomaco non solo per i napoletani ma per chi insegue un’idea di Italia che (ancora) non c’è ma viene inseguito da un’Italia che c’è (ancora) e non lo molla.

Il pezzo va letto tutto ma il suo nucleo più importante sta nella frase:

Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo.

Puoi fare le riforme che ti pare, perseguire gli evasori, incarcererare i criminali, ripulire le strade, inondare di fondi e iniziative la città ma se chi ci abita non si sente parte di una collettività sarà tutto inutile.

Vi chiederete perché ho pubblicato lo screenshot dei pulsanti di sharing e commenti. Perché mi sembrava una bella chiosa all’intervento di Vincenzo Cosenza a State of The Net: uno stesso post ha 10mila condivisioni facebook, 271 su twitter (due ordini di grandezza in meno), nessuno su Google plus e 338 commenti.

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