Una lunga cena colorata

Blurred lafra’s earring

Originally uploaded by hanfed.

Avendo ammesso in un’altra occasione di saper raccontare meglio con le foto che con le parole (beh, almeno più velocemente), rompo gli indugi e pubblico il set delle foto della Cena Lunga di ieri sera a Milano.

Il locale era poco illuminato e molto colorato. Ho lasciato fare al sensore abbacinato da viraggi lisergici. Mano libera e mosso tollerato: Il flash incorporato è male.

Mancano i titoli, mancano le tag specifiche ma ci sono le foto inserite nel simpatico serpentone social.

Per il resto abbiate pazienza…

Quanto traffico nei blog?

The truth about traffic on the Internet:

I don’t want a big audience. I want a smart audience. So far I’ve gotten exactly that from TechMeme.

If I wanted a big audience I’d go write a Paris Hilton blog or something like that.

(Via Scobleizer – Microsoft Geek Blogger.)

Sembra che il dibattito sull’essere in cima alle classifiche senza per questo avere numericamente un alto traffico secondo le metriche 1.0 tocchi anche le blogstar d’oltreoceano.

La risposta di Scoble mi piace molto e spero che contribuisca a diffondere le idee rivoluzionarie di coda lunga, di percolamento delle informazioni nella rete sociale e di abbandono dell’idea di VIP/blogstar come accentratore di traffico.

Quello che conta è il fluire delle informazioni da un blog all’altro, magari passando da un tumblr o da un twit, da una casetta all’altra della rete.

L’altra sera mi sono trovato ad una cena privata per le ultime battute della primarie del nascente Partito Democratico. Pubblico di età media superiore alla mia, misto di amici ed élite locale, alfabetizzato al punto giusto da venire invitato via mail ma non di più. Non mi stupisco di non sentire pronunciare la parola Internet o Blog dall’oratore. Passate le domande di rito (come si vota, come avviene lo scorporo, etc.) si forma un capannello per proseguire la discussione.

1.0 vs. 2.0 – La scelta

L’esercizio più importante di essere un blogger è la lettura.

Dalla lettura scaturiscono le idee.

Dalle idee – forse – scaturiscono i contenuti.

In quel forse si nasconde la sfida maggiore: la scelta, degli argomenti.

Nessun grado di istruzione scolastica, di quelli passati dalla mia generazione, prevede di insegnarti a scegliere anche se tutti ci provano mettendoti in situazioni in cui si sottoindende di farlo (dalle risposte multiple dei test a crocette alla compilazione del piano di studi).

Men che meno, non ho ricordi di nessun insegnamento che prevedesse l’esercizio della scelta attraverso la scrittura. Tengo fuori concorso la scelta dei temi in classe perché la fatidica terna letterario-storico-d’attualità era una scelta forzata: le alternative erano mutuamente escludentesi dato che nessuno poteva essere un secchione generalista in questi tre ambiti della sapere sopravvivenza scolastica.

Fa eccezione il mondo dei giochi di ruolo ma questa è materia per un prossimo post.

Nel mondo 1.0 fatto di mailing-list e newsgroup, l’argomento era già tracciato, ci si muoveva sul binario pronto del thread innescato e il solletico del reply facile faceva il resto.

Invece quando apri l’aggregatore non consultato da un po’, leggi il numerino dei nuovi post che supera i 3000 devi scegliere quanti marcare come già letti, leggerli e scegliere gli argomenti più interessanti su cui aumentare l’entropia della blogopalla. Una piccola riunione di redazione con te stesso, indiscutibilemente masturbatoria ma educativa. Imparare a scegliere.

Per noi pigri, ossessivi-compulsivi, procrastinatori, una disfatta su tutti i fronti.

E’ nata una blogstar

E si chiama Milan Scoble, ma non c’entra col pallone e affini: è un omaggio alla città di Milano.

Dicevamo ieri della twittercronaca di Scoble e di come non fosse stato il primo a socializzare la nascita di suo figlio su Twitter.

Milan è nato oggi alle 11:24 ora italiana (minuto più, minuto meno, a seconda delle bizze degli ntp server), me ne sono accorto dai twit di scoble che mi comparivano su twitterrific e ho deciso di dare un’occhiata in profondità, per vedere se avesse superato i classici 3-4 annunci che aveva dato Nicola Mattina per la piccola Ludovica. Anch’io 7 mesi fa quando ho vissuto la stessa esperienza non avevo cosi’ tanto tempo per mandare messaggi al mondo e mi sono limitato al tipico sms broadcast uguale per tutti. Alla maternità del Maggiore del resto non c’era wifi, siamo in Italia.

Quando ho aperto la home di twitter di Scoble sono rimasto esterrefatto: non ha smesso di mandare messaggi in continuazione da ieri. Ogni piccolo evento è documentato, e ha avuto tempo anche per le reply ai suoi contatti: c’è la rottura delle acque, l’epidurale, il momento della nascita in formato testo e in formato audio (twittergram), con la precisazione che è stato registrato nell’istante preciso della nascita.

Non mancano le foto su flickr, a partire dal battito cardiaco sul monitor (che gira con software Microsoft) per finire col taglio del cordone.

La cronaca continua, anzi è momentaneamente in pausa dopo l’annuncio che a Milan piace ciucciare le dita del padre. Non credo che Robert resisterà alla tentazione di mandare altri twitt.

Tutto questo polverizza i dubbi che in tempi diversi ci ponevamo prima Sergio e poi Daria ed io nei rispettivi interventi sui blog dei nostri figli, nati per ragioni diverse ma accomunati da una particolare attenzione per la loro privacy.

D’accordo che siamo nella Silicon Valley e che gli Scoble sono dichiaratamente una coppia di Geek. Tuttavia è molto diverso fare la cronaca della coda per comprare l’iPhone, un consesso di geek consenzienti che condividono la stessa passione, un altro invadere il terreno finora toccato solo dalle docu-soap.

La questione non è per niente scontata tantomeno chiara (almeno nella mia testa): è possibile essere un blogger e continuare a conservare una vita separata oppure il gorgo della cronaca always-on, del microblogging trascina dentro di sé ogni aspetto della nostra vita e di chi ci sta accanto?.

Twitter e Tumblr hanno insito nella loro natura la facilità del it’s just a click away. A volte penso che sia una strada in discesa. Cosparsa d’olio.

Un altro blog-figlio nascituro su Twitter

Questa volta si parla del figlio di una blogstar, o meglio della blogstar per definizione.

Scoble sta per diventare padre. E’ buffo vedere le notizie personali mescolate agli annunci tecnologici o all’entusiasmo da geek per il regalo che sua moglie futura partoriente gli ha fatto poche ore fa.

Anche i twit sul bambino si susseguono fra quelli tecnologici e le conversazioni della blogosfera. In qualche caso il contenuto è misto: moglie e marito che giocano con l’iPhone nella sala d’attesa del ginecologo.

Sembra che manchi poco ormai. La coppia è all’ospedale di Stanford e da padre riconosco l’emozione di Scoble:

Twitter / Scobleizer::

I have a new respect for women. Guys, we don’t realize how lucky we are.

Questo 36 minuti fa. Stiamo a vedere che succede.

Non è la prima volta per la blogosfera: poco tempo fa abbiamo seguito la nascita di una piccola Mattina.

11 settembre: dove eravate?

Se lo chiedono Livefast ed eio. E io avevo già risposto l’anno scorso con la cronaca degli avvenimenti letta dalla mia mailbox di lavoro.

Una drammatica sequenza di mail del GARR che testimoniano il tentativo di tenere su la rete della ricerca che aveva un POP proprio sotto le torri gemelle.

BlogDay2007 a 4 minuti dalla mezzanotte.

Quasi mi dimenticavo che oggi è il giorno del blog duemilaesette, quel giorno in cui devi portare alla net congestion le reti sociali segnalando 5 blog possibilmente poco conosciuti. Rimedio subito, partiamo con il taglia e incolla di banner e istruzioni della pagina italiana del BlogDay:

Blog Day 2007

Istruzioni per postare il BlogDay

  1. Trova 5 nuovi blog che consideri interessanti.
  2. Notifica ai 5 blogger che li raccomanderai durante il BlogDay 2007.
  3. Scrivi una breve descrizione dei blog e inserisci un collegamento ai blog raccomandati.
  4. Scrivi il BlogDay Post (il 31 Agosto) e
  5. Aggiungi il tag del BlogDay usando questo collegamento: http://technorati.com/tag/BlogDay2007 e un collegamento al sito del BlogDay http://www.blogday.org

Ed ecco le mie segnalazioni, fatte in velocità:

  1. This is totally going in my Blog! (Paul The Wine Guy): meglio conosciuto come l’autore del BlogStar Death Match scrive post che fanno scompisciare dalle risate a denti stretti (si veda la serie sui metalmeccanici del web 2.0)
  2. Paleo-Future: il futuro visto dal passato, con previsioni dei futurologi e strani macchinari
  3. Boing Boing Gadgets: costola leggibile di Boing Boing che mi ha fatto scoprire Paleo-Future.
  4. Phonkmeister: la dimostrazione che eio può superare sé stesso trovando il vero significato del genere tumblelog. Un precursore, un vate, un lampione contro cui sbattere.
  5. i love typography: blog appena nato su font, spaziature, eleganza e critica agli obbrobri compositivi che popolano template e pubblicazioni.

E fuori concorso, per palese nepotismo e cuginismo, segnalo:

  • La quarta bozza: ovvero come riscoprire adulta e pericolosamente affilata la cuginetta che hai tenuto in braccio da neonata e vista poche volte in seguito. Le foto a dimostrazione di questo sono coperte da NDA.
  • mental sauces… mental saw…: parlando di coltelli affilati, il blog della mia metà che non ha bisogno di presentazioni ma che ne ha già ricevute di lusinghiere.
  • iBaby: il nostro piccolo grande tornado, pronto per una nuova avventura.

P.S.: no, non la mando la segnalazione ai 5 blogger: o guardano i referrer, o leggono technorati, o consultano blogbabel o non sono degni di essere blogger.

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